giovedì 20 gennaio 2011

Dalla mia psicologa

Che piacere rivedere la mia psicologa dopo tutti questi mesi! Fra di noi si é instaurato un legame speciale dopo tutti questi anni...penso a quando tredicenne di 40kg e un sacco di complessi andavo là obbligata dai suoi genitori e mi rendo conto che cacchio! ne ho fatta di strada.
Lo scorso semestre mi ero rifiutata di telefonarle quando tutto mi andavo storto con il cibo e con la vita perché sentivo che mi avrebbe strozzata: a settembre mi aveva infatti messo alla porta del suo ufficio dicendomi "Vai e vivi! Non voglio piu vederti fino a Natale!" (ovviamente in modo scherzoso) mentre in realtà avevo fatto tutto il contrario.
Ora che invece ho recuperato un po' di pace interiore sono andata a fare quattro chiacchiere con lei e é stato proprio un incontro piacevole.

Lei dice che la scorsa primavera (ma già a partire dalla IV liceo) ho davvero iniziato a stare meglio (sensazione che ho avuto anch'io piu volte) e che queste ricadute sono dei sabotaggi a me stessa proprio perché  sotto sotto sono terrorizzata di guarire. Ormai nel mio malessere ci sguazzo a meraviglia...

Mi ha dato una parola-chiave molto importante per il prossimo semestre, che va a capo dei miei obiettivi: EMOZIONI.
Devo lavorare sulle mie emozioni, che sono cio che cerco disperatamente di annullare con il cibo (e pure con alcol&boys probabilmente). Io non so essere felice ma soprattutto non so essere triste o arrabbiata: queste emozioni mi fanno cosi paura che le soffoco nelle mie abbuffate, vomitate, dormite, stonate, ubriacate. Per non parlare della solitudine:  quando mi rendo conto che nessuno mi aspetta a casa sento un tale vuoto dentro di me...che riempo con il cibo. Quello che invece devo fare è guardarmi dentro e ammettere a me stessa:
"Ok sono sola. Questa situazione mi fa sentire triste. Ok, IO SONO TRISTE. Va bene cosi, passerà, é un'emozione con cui posso convivere fino all'ora in cui arriveranno a casa le mie coinquiline e mi sentirò meno triste. Ora...cosa posso fare per sentirmi meno triste? Posso studiare, posso leggere un bel libro, posso andare  a fare sport, posso farmi un bagno caldo e poi guardarmi un bel film con una tazza di té caldo, posso organizzarmi con un'amica per andare a fare merenda/studiare insieme domani a quest'ora per non essere triste anche domani, posso raggiungere la mia coinquilina in biblioteca, posso andare al centro didattico a studiare inglese, posso mettere in ordine la mia stanza."
Dopo aver deciso cosa fare mi devo alzare dal divano e andare a fare quella cosa, accettando la mia tristezza di quel momento. E questa lotta fra me e me dovrò farla ogni giorno, giorno dopo giorno, fino a quando imparerò ad arrivare alla fine delle mie giornata senza soccombere prima per il peso della vita.
Ma é cosi difficile cacchio??!! Per me si...ma ce la posso fare.

Nessun commento:

Posta un commento