giovedì 16 dicembre 2010

Il geografo

continua a guardarmi durante la lezione da lontano. Non so come comportarmi. Vorrei lanciargli contro la mia onnipresente bottiglietta di coca zero (é un passepartout: funziona sia dopo un'abbuffata che dopo una vomitata che dopo una digiunata che dopo un'ubriacata che dopo una studiata) e urlagli: "Muoviti!! Ma hai capito che martedi finisce il semestre e non mi rivedi piu fino a febbraio??!! FAI QUALCOSA!!"
Fai qualcosa...mi dispiace io non ho le palle per farlo.

un paio di intuizioni.

Primo di tutto: sono in pieno periodo esami che da sempre é un periodo che faccio fatica a gestire e dove ho tendenza ad abbuffarmi piu del solito. quindi come posso pretendere di mettermi a dieta proprio in questo periodo? questa constatazione e la successiva presa di posizione si é rivelata vincente: mangio quello che voglio senza troppi sensi di colpa (tanto piu della metà la vomito fuori) e tadaaaa ho ricominciato a studiare!! ci voleva tanto? gli esami finiscono mercoledi, ora di li mica avro messo su 5chili (spero)!!

Secondo: le mie conquiline sono splendide, il nostro appartamente é accogliente, adoro la mia città universitaria cosi come cio che sto studiando. ho quindi tutti i presupposti non per essere felice ma per essere un po piu serena il prossimo semestre. quello che serve é un cambiamento radicale nel mio atteggiarmi con il mondo: non piu il binomio disagio + provocazione. Posso starmene piu tranquilla senza dover fare per forza la famme fatale...d'altra parte posso cercare un po di piu il gruppo, senza essere cosi timida e isolata.

Terzo: stasera c'é una festa. e io ci vado. prevedo guai...

quarto: non vedo l'ora di tornarmene a casa per festeggiare il natale. non ne posso piu di questo semestre balordo!! voglio passare un po di tempo con la mia sorellina che ahimé ho trascurato, fare qualcosa per curare la bulimia che ha raggiunto ritmi incontrollabili (sto vomitando almeno una volta al giorno), vivere in una stanza pulita e non in questo porcile, andare in india e sperare sperare SPERARE che sia la volta buona che ricevo una spinta decisiva per amarmi e fare della mia vita qualcosa di bello.

domenica 12 dicembre 2010

ieri sera ho parlato con l'unica persona su cui potrò sempre contare...

...ma che rifiuto: il mio ex, l'unico ragazzo con cui ho avuto una storia  seria serissima.
secondo lui dovrei tornare a casa e farmi aiutare da mia madre, visto da lui se glie lo permetto. ma è scemo?non posso tornare alle dipendenze dei miei genitori, tornare a essere "bambina". Io ho 20 anni e DEVO imparare a vivere d'adulta. devo smetterla di cercare di aggrapparmi ad altri ma imparare a stare in piedi con le mie sole forze. c'é solo un aiuto esterno su cui potrei appoggiarmi...DIO. che sia l'ora di chiamarlo in causa? forse si. alla fine é cosi che la gente credente riesce ad affrontare le situazioni piu difficili e dolorose: appoggiandosi a lui. xche io dovrei essere troppo orgogliosa o troppo cattiva per non poter chiedergli aiuto? credo di aver  paura di quello che mi direbbe: mi obbligherebbe, se voglio essere accolta sotto la sua ala protettiva, a cambiare radicalmente il mio stile di vita, cambiamento che credo di non essere ancora disposta a fare.
Annunciare serena al mondo, con un dolcevita a collo alto, che Dio mi ha cambiato la vita fa meno figo di una visione di me, con il trucco nero sbavato sugli occhi appannati dall'alcol, che faccio un pompino al ragazzo francese nel bagno della discoteca.
la verità é che un po mi piace quando la mia vita va cosi meravigliosamente a puttane e io mi sento una cosi cattiva ragazza. Dio ci penso alla tua proposta, ma non ti prometto niente.

venerdì 10 dicembre 2010

obiettivo?

restare senza amici entro Natale...se continuo cosi ce la faccio!!

MI ODIO MI ODIO MI ODIO
come faccio a liberarmi di me? se mi strappo via la pelle con le unghie verrò via? se vomito fino a sanguinare uscirà prima o poi anche la mia anima? se faccia finta di essere morta prima o poi mi dimenticherò che esisto? se mobilitò tutta la mia volontà nello sforzo di non piu mangiare smetterò di soffrire per le altre cose? diventerò invulnerabile affinché piu nessuno, volontariamente o per sbaglio, mi possa fare cosi male da sentirmi pugnalata? se mangio fino a scoppiare riempiro quel terribile vuoto che sento dentro di me?

SONO COSI SOLA
vorrei comprarmi un cagnolino, o qualcosa di morbido da coccolare e che mi ami incondizionatamente....vorrei avere un ragazzo grande e forte che mi abbracciasse e mi facesse sentire al sicuro...vorrei poter scappare in un mondo fatto di prati fioriti e di sole, dove non posso piu soffrire...vorrei aprire la finestra (sono in una biblioteca del quinto piano) e buttarmi di sotto per non dover mai piu soffrire, mai piu soffrire, mai piu soffrire.

giovedì 9 dicembre 2010

Reality-Richard Sanderson

http://www.youtube.com/watch?v=sJ8aAzQCSV4

il ragazzo francese sarà anche stupido e per niente adatto a me ma devo ammetterlo...era caro.
mica come il biondo che dopo una settimana se ne fa un'altra davanti ai miei occhi.

il ragazzo francese almeno mi aveva dedicato questa canzone, che al riascoltarla mi fa venire le lacrime agli occhi. é bellissima. quel ragazzo non mi doveva niente e mi ha dedicato una canzone splendida.
vorrei che un ragazzo che ci tiene davvero a me mi dedicasse una canzone con la stessa espressione che aveva mathieu quando ha messo le cuffie alle orecchie di vic con su la canzone "Reality". "La boum" é un capolavoro, niente da dire.

ragazzo francese dove sei finito? anch'io non ti ho piu chiamato, alla fine non avevo niente da condividere con te se non il sesso super...se non ci rivedremo piu grazie per il poco tempo passato insieme, é stato speciale, MI HAI FATTO SENTIRE BENE.
eri cosi muscoloso che mi prendevi in braccio come se fossi una piuma, non mi é mai successo! mi hai fatto dei complimenti, mi hai dedicato quella canzone splendida, mi hai voluta rivedere dopo la prima volta, ti arrabbiavi se qualcun altro ci provicchiava con me anche se fra di noi non c'era niente...grazie.

mi ha perdonata.

La mia migliore amica mi ha perdonata. di cosa, penso non lo abbia capito bene neppure lei. forse del fatto che sia cosi difficile starmi vicino: una tettona maniaco-depressiva che in un'ora folle é capace di scolarsi 5 birre di fila, ballare sul bancone, farsi tutti i tipi che gli capitano sotto tiro mentre il giorno dopo (o prima, o anche lo stesso) vede la vita cosi nera da non trovare neppure le forze per alzarsi dal letto e farsi una doccia. una ragazza che da anoressica é passata a ingurgitratice di ogni tipo di schifezze, e che ora, giusto per complicarsi un po piu la vita, ogni due per tre vomita l'anima del bagno di casa che sta pian piano cambiando colore.

non riesco a studiare, mi fa male la testa, la pancia, ho ancora la nausea. Vorrei che il geografo mi parlasse invece di guardarmi da lontano. potrei parlargli anch'io ma di giorno sono timidissima...il desiderio di mangiare é fortissimo ma per ora resisto. o forse no =(

Differenze da prima?

sono ancora piu sola, triste e silenziosa di prima. mi sono allontanata ancora di piu (se possibile) da un equilibrio elettrolitico.

potrei diventare magrissima, cosi che l'aspetto fisico rispecchi l'evanescenza del mio animo: un fantasma dentro e fuori, invisibile, impalpabile. potrei diventare cosi magra che la gente guardandomi si sentirebbe un po in colpa e penserebbe: "certo che potevo fare di piu. l'ho giudicata male, pensavo che fosse una cretina sempre felice invece, anche per colpa mia, lei soffre". le mie costole sporgenti sarebbero simbolo della fame di amore che provo nel cuore.
ma la verità é che il circolo dell'anoressia mi é ormai troppo estranea, il caos confortante che mi circonda non é piu sostituibile con quell'asetticità, quella ricerca di perfezione, di disciplina e di ordine.

mercoledì 8 dicembre 2010

come se non bastasse...

...l'unica persona che sono riuscita a distinguere in tutta la serata é stata il biondo dell'altra settimana. che si stava facendo un'altra ragazza, ovviamente bellissima e magra.

Ieri sono morta.

com'é possibile che l'alcol a stomaco vuoto abbia un effetto cosi devastante? mi sono chiusa nel bagno della discoteca, sono svenuta sul pavimento lurido, ho vomitato bile e sangue. PENSAVO DI MORIRE.

sono troppo triste che sia successa una cosa simile. questo episodio é solo uno un po piu eclatante di molti altri che mostrano la stessa, difficile verità: HO PERSO IL CONTROLLO DELLA SITUAZIONE. ormai non so piu dove andare a sbattere la testa. forse la soluzione sarebbe davvero ammazzarmi e farla finita, sento che non riusciro mai a uscire dal caos che domina la mia esistenza.

come se non bastasse la mia migliore amica si é arrabbiata moltissimo e mi ha detto di farmi sentire a questo punto solo quando mi sarò ripigliata perché lei non ce la fa piu. quindi sono davvero sola. anch'io vorrei poter dirmi cosi e abbandonarmi, non mi posso piu vedere...

cosa faccio della mia vita? cosa faccio?? sto naufragando in me stessa e non so a cosa aggrapparmi...sono disperata...voglio morire e rinascere come chiunque, tranne che me stessa.

domenica 5 dicembre 2010

é dura ma resisto.

é il primo giorno da quanto, un mese? che riesco a non abbuffarmi e a studiare 8 ore.

quali sono quindi quegli elementi "suicidi" che di solito mi rovinano la vita?
  • il ritardo, il disordine
  • il non sapere come riempire il tempo
  • le mie amiche cosi magre
  • il pensiero che tutti hanno un sacco di amici tranne io che li conto sulle dita di una mano
  • il pensiero di amici maschi, che io non ho e che non avrò mai, perché me li faccio tutti prima
  • le foto di modelle, attrici &co
  • i vestiti che non mi stanno bene
  • il mal di pancia
  • le foto di facebook
  • il pensiero di quanto sono sola e che,se veramente dimagrisco o no, non importa a nessuno
  • il pentirmi del mio comportamento, delle mie risposte, dei miei pensieri
  • iniziare a analizzare il mio corpo allo specchio
  • vedere gente felice e soddisfatta intorno a me
ora ricomincio a studiare. se domani e martedi riesco a continuare con questo ritmo sono troppo una tosta!

ora basta fare la pazza.

situazione di partenza:  pacchetto di patatine in procinto di finire, mal di testa per la vomitata di 3ore prima, grande skazzo e tristezza.
leggo il mio oroscopo della settimana:
"la tua forza é la dolcezza, il tuo modo speciale di incoraggiare chi ami ti rende unica. venere ti accompagna in notti docissime, favorisce incontri appassionati e potresti incontrare l'uomo della vita. Ricorda però che non tutto si risolve tra le braccia dell'amore: il lavoro ha bisogno di attenzione  e un familiare del tua aiuto concreto"
sembra scritto apposta per me.
BENE. voglio lasciarmi l'umore di novembre definitivamente alle spalle, voglio riprendere il controllo della mia via, Mia (Bulimia) vaffanc*** ti saluto!
da domani quindi INCIPIT VITA NOVA.
basta parlare di troia o non-troia. io sono io, sono fatta in un certo modo, ho un certo comportamento per determinati motivi che capisco solo io. questo non vuol dire che devo sputtanarmi davanti agli altri ma neanche che devo sentrirmi sempre in dovere di giustificarmi...un po di amor proprio!
BASTA VOMITARE. mi rendo conto che ogni volta che vomito perdo il controllo sulla mia vita, come quando mi abbuffo. quindi basta vomitare e basta abbuffarmi. io devo volermi ben.
si a studio, sport, amiche, ritmo, equilibrio.
si alla festa di settimana prossima si al sesso con il biondo se ce n'é l'occasione.

venerdì 3 dicembre 2010

che troia!

è questo quello che la maggior parte delle persone, non a torto, pensa di me. Quello che pero non sanno é il motivo celato dietro il mio comportamente: una grandissima insicurezza e insoddisfazione di me e del mio corpo, che mi spinge a cercare l'approvazione fisica degli altri.

Mi hanno convinto di andare a una festa di amici. io sentivo che non era una buona idea perché so che la depressione é un ottimo movente per ubriacarmi fino a non sentire piu nulla.La serata é andata a finire proprio come avevo predetto:  presto mi sono trovata nella zona piu buia dei posteggi baciando un ragazzo biondo che conoscevo da un po. dopo mi ha convinta ad andare a casa sua. penso che il resto della serata non abbia bisogno di spiegazioni.
é stata una notte bellissima, volevo che non sbucasse piu il sole del mattino ma invece é iniziato il nuovo giorno e me ne sono dovuta andare a casa, dopo che il biondo ha ribadito che quel che é successo non significa nulla per lui. lo so.

Mi sento galleggiare, ho una leggera nausea, voglia di piangere e sento in me un vuoto incolmabile. tipico problema del giorno dopo: quando mi ritrovo da nuovo da sola con me stessa e rifletto sulla serata precedente mi rendo conto che non ho guadagnato nulla ma che anzi mi ritrovo con una reputazione ancora piu compromessa, qualche amico in meno, una vita ancora piu incasinata.
come posso sbrogliare la matassa? a chi mi aggrappo per non affondare?

giovedì 2 dicembre 2010

Io dentro sono rotta.

Esternamente forse posso ancora avere una parvenza normale ma gli ingranaggi di base si sono inceppati. sono rotta e non so se posso essere aggiustate né da chi. Da Dio? Da un ipotetico ragazzo che non ho e che non avrò mai? Da me stessa? Allora dovrò aspettare a lungo.
Se la merda di novembre si trascina anche a dicembre io non resisto: va bene un mese di merda all'anno ma di piu non ce la faccio. mi fa troppo male la pancia, la gola, i denti, il naso, il palato. Ho le vesciche in bocca. Eppure continuo a mettermi due dita in gola, anche se ora non sempre il rito é accompagnato da musica e balletto. L'unica persona che sa della mia bulimia mi ha consigliato che se proprio devo eliminare il cibo dal mio corpo di trovare un metodo meno distruttivo. Le ho risposto che credo che non sia possibile perché il mio scopo non é di eliminare il cibo dal mio corpo quanto di farmi male. Penso che sarei autolesionista se le ferite aperte non mi facessero cosi senso e se non restassero cicatrici.

...e pensare che anche del vomito avevo il terrore. é un paradosso, una sorta di contrappasso per antitesi: da piccola, a differenza di mia sorella che quando era malata si chinava in silenzio sul secchio e vomitava, io non dormivo tutta la notte piangendo perché avevo il terrore di vomitare. Quando vomitavo urlavo, piangevo, avevo paura di morire, mi terrorizzava il non poter respirare mentre vomitavo. poi, mi sono ritrovata a fare nuoto sincronizzato a livello agonistico (dove se stai scoppiando per l'ossigeno mancante preferiscono che tu svenga sott'acqua che abbandoni l'esercizio) e sono diventata bulimica. Le stranezze della vita.
oggi sono scappata dall'università come una ladra, abbandonando amici e impegni: avevo assolutamente bisogno di fumarmi una canna, di buttarmi sul letto, di abbuffarmi, di vomitare e poi di galleggiare nel mio limbo in contemplazione dellamia inettitudine. invece sono dovuta tornare indietro con la coda fra le gambe perché non avevo le chiavi di casa. che sfigata.