venerdì 12 agosto 2011

Dopo un'esatta settimana di grandi sforzi...

...la sua forza di volontà venne meno. Lo sconforto per la sua vita, la sua incapacità di reagire in maniera costruttiva alle situazioni difficili, la consapevolezza di essere circondata da persone meravigliose e nel contempo sentirsi cosi inadeguata le fecero salire quella ormai familiare furia suicida. Voleva alzarsi e andare a vomitare nel bagno lurido e puzzolente del treno ma purtroppo non aveva nulla in stomaco. Percio attese di arrivare a casa e si gettò senza neanche togliersi le scarpe sulla credenza "cioccolata, cioccolata!" poi una pizza, cruda, strappata violentemente dal frigo e ingerita a grandi bocconi senza neanche masticarla, con gli occhi che bruciavano per trattenere lacrime di impotenza. Poi corse al bagno: non doveva quasi neanche infilarsi le dita in gola, il cibo veniva su lento ma da solo, rifiutato da quello stomaco che quella settimana aveva avuto il privilegio di avere solo alimenti pacifici dentro di sé. Con terribili conati il gabinetto si colorò prima di rosso e poi di marrone.
E lei si trovò Lì, sola e sconvolta, accasciata a terra senza forze, con le ginocchia che tremavano contro quelle gelide piastrelle bianche.

1 commento:

  1. Sai che una persona che conosco a furia di vomitare ha perso tutti i denti?Sai com'è tutto quell'acido che passa dalla bocca bene non fa.
    Forza cara, si cade ma ci si può rialzare. Baci

    Elisa

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