giovedì 12 maggio 2011

Non capisco tutto questo sconforto...

...é vero, ho fatto un'abbuffata memorabile ma ieri ho anche avuto almeno una parziale vittoria. gli ho scritto. a lui. A lui che ci ha provato in modo dolce. a cui poi ho lanciato quella sfida. che lui ha colto al volo. quelle coperte e lenzuola rosse fuoco che ci hanno accolto, in quel lettino ajeno, di una bambina che non saprà mai cosa vi é successo dentro. a lui che ha detto che gli piaceva il corpo e che avevo la pelle liscissima. con quel pipino cosi bello. a lui che mi ha preso con forza per i capelli facendomi gemere per il piacere. a lui che non ha voluto far sesso perché non ero protetta e con il preservativo sarebbe stato "sprecato" (parole sue, nel senso che con me voleva del sesso super ottimale?). era stata una sopresa, quella serata non organizzata, una corsa folle fino al selecta a comprare preservativi quando avevo saputo che ci sarebbe stato lui. quella speranza allora fievole confessata alla mia migliore amica "stasera lo voglio mio". a lui che prima di me fa delle avances, come se conoscesse i mei pensieri. non me l'aspettavo quella notte di passione e coccole con lui, non me l'aspettavo cosi dolce e appassionato e bravo. a lui che pero poi se n'é andato. che si é rimesso i vestiti buttati ai quattro angoli della stanza ed é scomparso nell'aria che ormai albeggiava. prima pero quella frase crudele: "é take it easy vero?".
ma certo caro, con me é sempre take it easy, non esiste qualcuno che voglia ancora qualcosa da me dopo. una volta che hanno preso quello che volevano si volatilizzano. anch'io ho preso quello che volevo ma resto con l'amaro in bocca (che poi placherò con il dolce) e la sensazione che, nonostante abbia pianificato io le cose e abbia tenuto le redini (gli uomini sono esseri elementari, basta lanciare l'amo che ci si buttano tutti sopra), quella gabbata sono io.

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